Le grandi transizioni globali – energetica, digitale e geopolitica – affrontate con pragmatismo, visione e responsabilità grazie a un modello decisionale che mette al centro le tre priorità fondamentali: competitività economica, sicurezza energetica e resilienza ambientale. Nel libro “Proteggere il futuro”, edito da Rubbettino, Luca Dal Fabbro invita a superare le separazioni settoriali tra economia, politica e ambiente, con una visione integrata che riesce a trasformare le crisi in un’opportunità di cambiamento positivo.
Rivolgendosi a istituzioni, aziende e cittadini, il Presidente di Iren realizza un’analisi incrociata su economia, politica internazionale e sfide ambientali, evidenziando la necessità di superare la storica separazione tra settori per costruire nuovi modelli decisionali con i quali poter convertire l’incertezza in un vantaggio strategico, ricorrendo a strumenti analitici e istituzionali all’altezza delle sfide attuali.
“Per proteggere il futuro si devono considerare i fenomeni che avvengono intorno a noi, ossia le transizioni globali: quella energetica, quella relativa al digitale e la deglobalizzazione. Questi tre fenomeni costituiscono l’ecosistema in cui dobbiamo sopravvivere. Proteggere il futuro significa dunque fissare le priorità e i pilastri su cui fondarlo: l’industria è uno di questi, assieme all’ambiente e alla competitività del sistema economico. Avere una sicurezza economica ed energetica vuol dire avere anche una tenuta sociale”, ha affermato Luca Dal Fabbro durante l’evento di presentazione del libro, a Roma.
Tra i pilastri del pensiero di Luca Dal Fabbro c’è la resilienza ambientale, intesa non come un obiettivo retorico, bensì come una condizione necessaria per garantire continuità alle società umane. Altrettanto fondamentale è il ruolo della politica industriale nella costruzione di un’autonomia strategica. Lo sviluppo industriale viene visto come una risorsa chiave sia per la crescita economica che per costruire un sistema-paese più stabile e innovativo.
“Proteggere il futuro” si presenta dunque come una bussola per orientarsi in un mondo che si evolve in continuazione. Un manuale che offre ai lettori degli strumenti interpretativi efficaci, in grado di indirizzare le decisioni strategiche in un contesto globale altamente instabile in cui la posta in gioco è altissima: assicurare che la transizione ecologica ed energetica sia anche una transizione sociale e democratica.
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