La transizione ecologica dopo il conflitto russo-ucraino: questo è il tema centrale della riflessione di Luca Dal Fabbro pubblicata su “IlGiornale.it”. Al centro del discorso vi è sempre più la tematica della sicurezza energetica, che Dal Fabbro ha definito “la priorità” nel difficile contesto attuale. “L’UE importa il 90% del gas che consuma, e oltre il 40% del consumo totale di gas proviene dalla Russia”. Dei numeri da non sottovalutare, che sottolineano l’importanza di “mettere in sicurezza la produzione e l’incremento della resilienza del sistema energetico nazionale, per evitare blackout e contingentamenti della produzione”. Le energie rinnovabili risultano al centro di questa discussione, in quanto “producendo elettricità a livello locale possono contribuire all’indipendenza energetica”.
Come sottolineato da Luca Dal Fabbro, “per raggiungere gli obiettivi che l’Italia si è posta per il 2030 dovremo installare almeno 70 GW di rinnovabili nei prossimi 10 anni”. In questo scenario, l’economia circolare è un elemento a cui dare assoluta attenzione, in quanto permette di ripensare i cicli produttivi in modo da limitare l’utilizzo di materie prime e migliorare lo smaltimento dei prodotti finiti. “Nel breve periodo dobbiamo pensare alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico, ma nel medio e lungo periodo dovremo inserire tra le priorità anche la sostenibilità ambientale ed i costi. Su questi tre pilastri si deve basare la strategia energetica dell’Europa”.
Dall’intervista è emerso anche un altro importante tema, quello che lega la sicurezza energetica e la stabilità economica del Paese: “Serve oggi una politica energetica nuova, che miri il più possibile all’indipendenza dalle fonti fossili e che sia condivisa da tutti gli stakeholders, ricordando che non esistono soluzioni a costo zero e che oggi stiamo pagando, in termini di inflazione e dipendenza energetica, il prezzo di ritardi e decisioni strategiche errate prese negli scorsi decenni”. Come sottolineato da Luca Dal Fabbro, la sfida di oggi consiste nel “conciliare la necessità di sostenibilità ambientale con un costo dell’energia accessibile durante la transizione”.