“Le multiutility, con la produzione di rinnovabili e il recupero di materie prime, sono diventate un modello di business molto importante in un momento in cui si deve investire nella transizione energetica e nell’economia circolare”: lo afferma Luca Dal Fabbro in una intervista al Corriere della Sera dedicata a economia circolare e materie rare.
In futuro l’Italia potrebbe soffrire la carenza di approvvigionamenti per quanto riguarda materiali critici come il tungsteno, il cadmio e il rame: riguardo a quest’ultimo in particolare, “avere la capacità e gli impianti per recuperarlo a un prezzo accettabile sarà fondamentale”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. L’industria attuale infatti, si basa su tre pilastri energetici fondamentali che non possono venire a mancare: “disponibilità della risorsa, accessibilità di costo e sostenibilità ambientale”. La disponibilità di materie rare e strategiche è un altro punto cruciale.
In questo scenario complesso, non si può sottovalutare l’importanza delle multiutility: “Sono un modello di reale rigenerazione e non di semplice sfruttamento di risorse”. È in quest’ottica che si muove Iren, ad esempio con la controllata Iren Ambiente, nell’ambito del riciclo della plastica, della carta, del legno e dei metalli rari. Tutto questo è possibile grazie anche allo stretto legame con i territori in cui Iren opera: “I nostri impianti sono condivisi fin dalla progettazione con le comunità locali grazie a una grande attività di informazione”, ha specificato Luca Dal Fabbro al Corriere, menzionando anche il lavoro di EduIren, che si occupa di organizzare degli incontri con studenti e cittadini. La trasparenza è un valore da coltivare.