“Una comunità energetica è la combinazione di consumatori che si mettono insieme (famiglie, imprese, pubblica amministrazione) e decidono di installare un impianto per la produzione di energia: l’impianto può essere fotovoltaico, eolico, di varia natura”.
Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, ha partecipato al programma Rai “Quasar” condotto dal prof. Valerio Rossi Albertini. Durante il suo intervento si è parlato delle comunità energetiche a 360 gradi, delle loro potenzialità e di come nascono.
Con lo sviluppo nella società odierna di una nuova sensibilità verso l’ambiente e verso la lotta agli sprechi, le comunità energetiche rappresentano una soluzione sicuramente percorribile, in grado di portare benefici economici e sostenibili ai territori: utilizzando il fotovoltaico, ad esempio, si produce energia verde, rinnovabile. Le comunità energetiche inoltre seguono un modello resiliente, che permette di avere punti di consumo vicini ai punti di produzione, così da ridurre gli investimenti sulla rete di trasmissione e gli sprechi. Quando si trasferisce energia infatti, una parte di essa si perde, ma in questo caso il fenomeno è nettamente contenuto: l’energia prodotta è a km zero.
“Si può creare una collettività di autoconsumo in un condominio, ad esempio: nello stesso edificio si viene a generare un’unione di consumatori, che installano un pannello o più pannelli fotovoltaici sul tetto”, ha spiegato Luca Dal Fabbro a “Quasar”.
“Abbiamo vissuto, con l’esplosione della guerra russo-ucraina, un aumento sconsiderato del prezzo dell’energia elettrica e del gas. Questo ha avuto un impatto molto negativo sul bilancio famigliare. La diffusione delle attività di autoconsumo, o comunità energetiche, è una soluzione veloce per creare una maggior autosufficienza nella produzione e una riduzione dei costi”. “Significa far lavorare il territorio”, ha aggiunto Luca Dal Fabbro, “far lavorare gli elettricisti, gli installatori, i fornitori locali, i manutentori. Quindi ha un beneficio enorme sul territorio”.
Gruppo Iren prevede la nascita di migliaia di comunità energetiche nei prossimi 10 anni. Torino, in questo senso, rappresenta un esempio virtuoso: esiste infatti una comunità energetica rinnovabile all’interno di un condominio grazie all’installazione sul tetto di pannelli fotovoltaici che, a breve, produrranno energia sostenibile.