Avere dei parametri chiari, univoci e universali che misurino nel concreto la sostenibilità di un’azienda è sempre più importante: la compliance ESG tuttavia non viene al momento misurata e ottenuta grazie a uno strumento che sia uguale per tutti. A seconda del settore di appartenenza, ad esempio, e dello standard utilizzato, si può risultare più meno compliant e delineare dunque differenti risultati e margini di miglioramento. Si tratta di una situazione non ottimale, una disomogeneità che ha spinto l’ESG European Institute ad esaminare questo complesso quadro per trovare delle soluzioni.
Luca Dal Fabbro, che presiede l’ente, è autore del libro “ESG – La Misurazione della Sostenibilità ” (Rubbettino Editore, 2022), che racchiude il risultato di questo lavoro di ricerca e analisi. L’obiettivo del testo è proprio quello di delineare un approccio più incentrato sui parametri sector agnostic e comuni a tutte le realtà aziendali, così da trovare davvero un modo univoco per misurare la sostenibilità di un’azienda, a prescindere dal settore di appartenenza.
In particolare, Luca Dal Fabbro e l’ESG European Institute hanno delineato 21 fattori comuni a tutti gli standard più diffusi, che possono fare da base per la produzione di una rendicontazione non finanziaria oggettiva.
Grazie al metodo elaborato nel libro vi è la possibilità concreta di discernere le aziende realmente sostenibili da quelle che usano la sostenibilità come un elemento solo “di facciata”: dei dati importanti anche per gli investitori che puntano ad accelerare il processo di transizione ecologica da tutti auspicato.
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