Riduzione dei combustibili fossili e promozione delle rinnovabili: è da queste assunti che parte la fase socio-economica, ma non solo, di cui parla il Presidente di Iren e di Utilitalia, Luca Dal Fabbro, nel suo terzo libro. Si tratta di una rivoluzione energetica che mira ad avere profondi effetti nella geopolitica, dal momento in cui chi controlla le fonti acquisisce un fortissimo potere. La quarta transizione energetica, dunque, che vede come priorità emergenti l’accesso all’acqua e l’approvvigionamento dei materie prime critiche e terre rare, indispensabili per una reale trasformazione delle comunità verso un hi-tech in grado di fare la differenza. È un cambiamento spinto anche dalla rivoluzione digitale in corso, che vede il 5G e l’Intelligenza Artificiale nelle vesti di nuovi booster per la competitività.
In tale contesto, il manager delinea quali sono le maggiori sfide del presente e del futuro. Sono tre gli aspetti che più stanno influendo sull’evoluzione delle società, dell’ambiente e delle economie: la deglobalizzazione, intesa come quel processo che sta vedendo la contrapposizione del blocco atlantico con i Paesi BRICS; la decarbonizzazione, da affrontare come una trasformazione delle economie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e raggiungere la neutralità climatica stabilita con l’Accordo di Parigi; la digitalizzazione, con vantaggi e svantaggi, inclusa la cyber-vulnerabilità.
Il manager ne ha parlato approfonditamente in una intervista per “Il Messaggero”. “Lo scenario che si prospetta è di totale deleadership del mondo: non c’è più un protettore del pianeta come lo erano gli Usa – afferma Luca Del Fabbro –. Questo, citando Tucidide, è il periodo in cui i forti prendono quello che vogliono e i deboli soffrono quello che devono”. Da qui la necessità di “proteggere i sistemi industriali ed economici” e “trovare il giusto compromesso tra sicurezza, competitività e ambiente”. In quest’ottica, il sistema industriale italiano “devetrasformarsi e deve fissare delle priorità, per esempio quali sono le battaglie che vuole vincere”. Significa identificare quali sono i campi in cui si può essere più competitivi. Per il Presidente di Iren, coinciderebbero con “l'industria della rigenerazione, del recupero, dell'economia circolare”, ambiti che ci vedono già leader, ma in cui “possiamo diventarlo ancora di più, esportare le nostre tecnologie, valorizzare i nostri rifiuti e quindi aumentare anche la resilienza dei nostri sistemi
Vedi anche